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 Dipendenze La Comunità di Faltona (Borgo San Lorenzo) aperta nel 1991, è riconosciuta Ente Ausiliario della Regione Toscana.

E' una struttura residenziale pedagogico-riabilitativa aperta 365 giorni l’anno, accoglie fino a 10 persone con problematiche di dipendenza patologica alcol correlate attivando programmi personalizzati.

Ha attivato un programma sperimentale breve per dipendenze alcolcorrelate, presso la Comunità ed un appartamento per sperimentare la comunità breve per donne. Sono attivi anche programmi post comunità e di prevenzione.

Negli ultimi anni ha sviluppato un'attività di contrasto al gioco d'azzardo patologico, partecipoando a progetti regionali, con attività di mappatura, sensibilizzazione, diffusione di informazioni, orientamento e l'apertura di uno sportello dedicato all'ascolto ed al sostegno di giocatori patologici e familiari a Firenze, in via del Leone 9.

Qui allegata la CARTA DEI SERVIZI della Comunità di Faltona.

 

Per trasparenza sono qui allegate la polizza assicurative RCT / RCO:

Estratto e Condizioni Generali 

e la polizza assicurativa sulla struttura:

Estratto e Condizioni Generali

Decreti immigrazione e sicurezza,
don Zappolini: “Non accettare questa negazione dei diritti.
Pronti anche a disobbedienza civile” 
Il presidente del CNCA è intervenuto il 21 marzo a Roma all’assemblea
delle associazioni contrarie ai due provvedimenti del Governo


Il 21 marzo don Armando Zappolini, presidente del CNCA, ha partecipato all’assemblea indetta a Roma dalle tante associazioni contrarie ai decreti immigrazione e sicurezza voluti dal Governo.

Qui sotto una sintesi del suo intervento.

“Non possiamo chiudere gli occhi e abituarci all’ingiustizia e al non rispetto dei diritti umani. Dobbiamo ricordare a tutti che i migranti sono persone. Non è scontato, purtroppo, visto come sono trattati da media e politica. Ma la rabbia di fronte alle tante cose che non ci convincono, che non ci piacciono, non è una risposta adeguata. Non dobbiamo smettere di continuare a costruire rapporti con le istituzioni, esercitando una funzione di pungolo e pressando al massimo possibile per avere norme di legge che non ledano la dignità e i diritti delle persone, ma che anzi promuovano condizioni di vita migliori per le persone e per le collettività. È una funzione che dobbiamo esercitare anche quando accogliamo le persone migranti, costruendo un dialogo con le comunità locali affinché si rendano conto del valore dell’accoglienza e del fatto che è possibile accogliere senza creare fratture con la popolazione residente e senza favorire speculazioni intollerabili. Il nostro compito è anche quello di realizzare reti che includono, che connettono. Non certo le reti che separano, rinchiudono, segregano. Un lavoro che deve puntare anche a riconoscere e incentivare il protagonismo dei migranti che sosteniamo, che noi stessi per primi non dobbiamo trattare – di fatto – come semplici ospiti delle nostre strutture di accoglienza. 
“Come CNCA diciamo con forza che, dinanzi a casi eclatanti di violazione dei diritti, non avremo alcuna remora a compiere atti di disobbedienza civile. E chiediamo a tutte le organizzazioni locali di monitorare attentamente l’applicazione dei decreti immigrazione e sicurezza sui propri territori, a cominciare dalle ordinanze dei sindaci. La battaglia contro norme ingiuste non finisce nelle aule del Parlamento, ma continua anche quando tali norme finiranno inevitabilmente per incidere sulla vita concreta di persone che sono totalmente innocenti o che, comunque, non costituiscono certo un serio pericolo per la collettività. Vigileremo e denunceremo. Nessuno pensi di  colpire le persone più deboli e povere senza che si levino voci di protesta e di indignazione.”  

      COMUNICATO STAMPA

 



Campagna I diritti alzano la voce:
“Equità, crescita dell’occupazione e difesa dei redditi
siano le priorità del Governo Monti”  

Lotta all’evasione, tassazione più alta sui patrimoni mobiliari e immobiliari,
taglio delle spese militari e riduzione dei costi della politica
i settori dove trovare le risorse per il rilancio del paese.

Necessaria una modifica radicale della legge delega fiscale-assistenziale

Roma, 16 novembre 2011

La campagna I diritti alzano la voce – promossa da 24 organizzazioni del volontariato e del terzo settore italiani ­– valuta positivamente la nascita del Governo Monti, in considerazione della gravissima situazione in cui versa il paese. Tuttavia, la campagna sottolinea il fatto che i nodi da affrontare con urgenza non sono solo quelli che riguardano i conti dello stato, ma anche i 3 milioni di disoccupati, il progressivo impoverimento di fasce consistenti, e crescenti, di popolazione, l’iniqua distribuzione della ricchezza, l’abnorme evasione fiscale. Sono questi i veri ostacoli allo sviluppo sociale ed economico dell’Italia.

“Siamo preoccupati per il nostro paese,” dichiara Lucio Babolin, portavoce della campagna I diritti alzano la voce, “ma anche per il dibattito sulla crisi portato avanti dagli opinion maker e le testate più influenti. Sembra quasi che allo sfacelo economico e finanziario di questi anni si voglia continuare a rispondere con le stesse ricette che hanno generato il disastro. Anzi, la tentazione potrebbe essere quella di approfittare dell’emergenza per far passare provvedimenti fermi al palo da anni.”

“Noi crediamo”, continua Babolin, “che vi siano due priorità per il paese: la messa in sicurezza dei conti dello stato e, insieme, il miglioramento delle condizioni di vita per tutte quelle persone e famiglie che hanno pagato fin qui, ingiustamente, il prezzo della crisi. Non basterà una patrimoniale ‘leggera’ per assicurare l’uno e l’altro obiettivo. Bisognerà piuttosto agire in modo incisivo sull’evasione fiscale, tassare maggiormente i patrimoni mobiliari e immobiliari, tagliare le spese militari, ridurre i costi della politica.”

“La campagna I diritti alzano la voce”, conclude il portavoce, “ritiene che una parte delle risorse così reperite possa permettere una riforma del welfare attesa da tempo, permettendo il varo dei Livelli essenziali delle prestazioni e del reddito minimo di inserimento e l’istituzione di un fondo e di misure adeguate per la non autosufficienza e per ammortizzatori sociali efficaci a beneficio di tutti coloro che perdono il lavoro. In questo modo sosterremmo la domanda e aiuteremmo larghi strati della popolazione. Finalità che non potrebbero essere raggiunte con la legge delega sulla riforma fiscale e assistenziale voluta dal precedente Governo, che a nostro avviso va radicalmente modificata.”

Info:

Mariano Bottaccio – Responsabile Ufficio stampa

Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA)

cell. 329 2928070 – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 Promuovono la campagna:

Antigone, Arci, Arciragazzi, Associazione Città visibile, Associazione Familiari Alzheimer Pordenone Onlus, Associazione Welcome, Auser, Centro Iniziative e Ricerche Euromediterraneo (Cirem) - Napoli, Cittadinanzattiva, Comunità Saman, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Emmaus Italia, Erit Italia, Eurocare Italia, Federazione Internazionale “Città sociale” - Campania, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish), Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora (fio.PSD), Federazione Scs/Cnos, Forum Droghe, Ires Campania, Jesuit Social Network (Jsn) Italia, Lunaria, Movi, Movimento Rinnovamento democratico.


Contro la violenza costruiamo una nuova politica
Oltre l'indignazione ci deve essere l'impegno e la responsabilità

di Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace



C'è qualcosa di realmente pericoloso nella violenza che sabato scorso si è abbattuta sulla manifestazione di Roma. E' l'idea che le cose che non si possano più cambiare, che si possano solo distruggere, che la politica sia la cosa più sporca e inconcludente che esista, che i politici e le forze politiche siano tutti uguali e che, in fondo, anche tutti gli altri siano complici e compromessi. Per questo gli incappucciati di sabato non hanno avuto alcuno scrupolo nel rivoltarsi violentemente contro i manifestanti che cercavano di fermarli, nel distruggere ogni cosa senza nemmeno interrogarsi sulla condizione dei loro legittimi proprietari, nel devastare indifferentemente auto, moto, banche, abitazioni, chiese, uffici, spazi, piazze e beni pubblici. La loro scelta di nascondersi e di mimetizzarsi nel corteo per limitare la reazione della polizia non è stata solo una tecnica militare, è stata anche un chiaro gesto di disprezzo nei confronti di tutti quei cittadini che credono ancora nell'importanza e nell'utilità della manifestazione e della partecipazione.

Non ho ancora capito quanti fossero realmente questi teppisti. So che a pensarla come loro ce ne sono molti di più. E questo ci deve preoccupare tutti. Non c'è solo il disagio sociale, la crisi economica, la mancanza di lavoro, la diffusione della povertà, dell'incertezza e dell'insicurezza ad accrescere la tensione e la rabbia. C'è anche tutta la crisi della democrazia, delle istituzioni, della politica e quindi della stessa idea del cambiamento. Se tutto appare bloccato e immutabile, se ogni iniziativa democratica sembra inutile e inconcludente, se persino il Parlamento assomiglia ormai ad un ente inutile, se la narrazione televisiva continua a oscurare la vita reale delle persone che pagano il prezzo più alto della crisi, se a tutti coloro che protestano o cercano personalmente di cambiare le cose viene imposto il bavaglio, cosa resta da fare?

Il discorso sulla violenza e la nonviolenza deve ripartire da qui e non può più essere disgiunto dal discorso sul futuro del nostro paese e della nostra democrazia. I giovani e i meno giovani che sabato hanno impedito lo svolgimento della manifestazione sequestrando la strada, la piazza e la giornata a tutti gli altri si sono messi dalla parte sbagliata. Niente può giustificare la loro follia, che non solo ha cancellato uno straordinario spazio pubblico (costato peraltro grandi fatiche a molti), ma è giunta a mettere a repentaglio la vita di tanta gente. La condanna fattiva di quelle azioni deve essere netta ma deve essere accompagnata dall'impegno a costruire una politica nuova, capace di rigenerare fiducia e speranza laddove oggi dominano la rabbia o la rassegnazione.

Questa sfida non è delegabile ad alcuno. Ce ne dobbiamo fare carico noi, ciascuno di noi, tutti insieme, tutti i giorni, con le cose che facciamo, con il nostro modo di guardare agli altri, di pensare al bene comune, di equilibrare i nostri interessi e quelli della comunità in cui viviamo. E' evidente che chi sta nei partiti e nelle istituzioni ha una responsabilità maggiore. Ma non è una responsabilità esclusiva e soprattutto non possiamo passare il tempo a lamentarci di quello che gli altri fanno o non fanno. Dopo l'indignazione non ci può essere la violenza. Ce n'è già troppa in giro. Dopo l'indignazione ci devono essere l'impegno e l'assunzione di responsabilità, che a loro volta sono le fondamenta di quella nuova politica che dobbiamo costruire in prima persona. Le centinaia di migliaia di cittadini che sabato hanno affollato la manifestazione di Roma, i venti chilometri di gente che lo scorso 25 settembre ha fatto la Marcia Perugia-Assisi, insieme ai ventisette milioni di italiani che il 12-13 giugno hanno detto no alla privatizzazione dell'acqua danno la misura delle energie disponibili. Il cantiere è aperto. Facciamo in modo che nessuno riesca a chiuderlo.


PS. Le immagini della violenza di Roma hanno fatto il giro del mondo. Ma come sarebbe andata se non ci fossero stati quegli incidenti? Come sarebbe stata raccontata quella manifestazione? Quanto spazio avrebbero avuto le ragioni dei partecipanti e degli organizzatori? Il modo con cui i grandi mezzi di comunicazione (con alcune importanti eccezioni) hanno trattato anche l'ultima Marcia per la pace Perugia-Assisi non lascia spazio a dubbi. In questo sistema informativo c'è spazio solo per la violenza di piazza, la cronaca nera del vicino di casa e gli urli di certi salotti televisivi. Tutto il resto viene sistematicamente rimosso, oscurato o censurato. Nessuno ci venga a dire che per mettere al bando la violenza servono leggi speciali, men che meno quelle teorizzate sull'onda dell'emergenza. Si cominci restituendo il servizio pubblico radiotelevisivo alla sua missione originale: rivolgere uno sguardo attento alla realtà e alla vita delle persone e dei popoli, accertare la realtà dei fatti, assicurare il più ampio pluralismo di voci, opinioni e soggetti, favorire la comprensione dei problemi e promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita e alle scelte della collettività.

Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace

Perugia, 18 ottobre 2011

 

I Diritti alzano la voce

i_diritti_alzano_la_voce_bannerLa campagna "I diritti alzano la voce" è nata nella primavera del 2009, quando alcuni esponenti del terzo settore hanno cominciato a incontrarsi, condividendo un'insoddisfazione profonda per come i temi del welfare sono affrontati dalla politica e dai media.
Da questo scambio di idee è nata la voglia di prendere posizione pubblicamente con un "Manifesto per il welfare", intitolato "Il benessere è un diritto, la disuguaglianza un'ingiustizia". Il testo presenta i principi etici e politici che ispirano la campagna e i principi che dovrebbero guidare una riforma del welfare che non sia un suo mero smantellamento: la riaffermazione del valore della Costituzione e dei diritti di cittadinanza; la denuncia rispetto alla crescita della povertà, delle disuguaglianze, all'uso del diritto penale e del carcere come risposta ai problemi sociali; la richiesta di una nuova politica, capace di farsi carico, prioritariamente, del bene comune; il valore del lavoro, dell'istruzione, della salute, della casa, di politiche fiscali progressive, di politiche sociali ancorate a diritti universali ed esigibili. Il "Manifesto" è stata anche una prima risposta al "Libro bianco sul futuro del modello sociale" adottato dal Governo.

Il "Manifesto" è stato sottoscritto da diverse altre organizzazioni e presentato alla stampa il 1 luglio 2009. Da quel momento è partito un ciclo di incontri a cui hanno partecipato sempre più soggetti del volontariato e del terzo settore. E che ha portato a un risultato concreto: la definizione di un "Documento base generale" che contiene un'analisi della situazione presente rispetto al tema dei diritti e, soprattutto, una proposta politica forte, di sistema, per un nuovo welfare articolata per aree di priorità. A questo documento se ne è aggiunto un secondo, la "Piattaforma politica", in cui sono indicate le proposte considerate prioritarie.
Inoltre, si è deciso che era arrivato il momento non solo per prendere posizione e continuare l'azione di pressione sulle Istuituzioni e la politica, ma che fosse necessario dar vita a una vera e propria campagna. Capace di parlare all'opinione pubblica, ai cittadini, e non solo agli addetti ai lavori. Capace di ridare senso e linguaggio ai diritti di cittadinanza, alla giustizia, alla solidarietà.

La campagna è organizzata, attualmente, in un livello nazionale e in gruppi regionali.

Il 25 e 26 novembre 2010 la campagna ha organizzato, con la Regione Emilia Romagna, il convegno nazionale "Universale e locale. Istituzioni e terzo settore insieme per un nuovo welfare".
Scarica le relazioni del convegno.

La campagna è promossa da:
Antigone, Arci, Arciragazzi, Associazione Città visibile, Associazione Familiari Alzheimer Pordenone Onlus, Associazione Welcome, Auser, Centro Iniziative e Ricerche Euromediterraneo (Cirem) - Napoli, Cittadinanzattiva, Comitato Diritti Civili delle Prostitute, Comunità Saman, Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Emmaus Italia, Erit Italia, Eurocare Italia, Federazione Internazionale “Città sociale” - Campania, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish), Federazione Italiana Organismi per le Persone senza Dimora (fio.PSD), Federazione Scs/Cnos - Salesiani per il sociale, Forum Droghe, Ires Campania, Jesuit Social Network (Jsn) Italia, Lunaria, Movi, Movimento Rinnovamento democratico, Solidarietà e Cooperazione - Cipsi.

Info:

www.idirittialzanolavoce.org

Riccardo Poli
cell. 348 8017108
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Mariano Bottaccio
cell. 329 2928070
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accoglienzaIl Settore Accoglienza svolge la sua attività presso il Centro di via Del Leone che, aperto 24 ore al giorno 365 giorni l’anno, con la costante presenza di operatori e collaboratori, accoglie fino a 16 persone residenziali, più 8 ospiti diurni, segnalate dal Polo delle Marginalità, con problematiche diverse: dall’alcolismo, alla marginalità sociale, alla ricerca di casa e lavoro.

Il Centro fornisce vitto, alloggio, lavanderia, supporto relazionale, ed eventuale accompagnamento a servizi esterni; in accordo con la persona ed i servizi sociali, gli operatori attraverso frequenti colloqui personali individuano, attivano e monitorano percorsi specifici di inserimento sociale.

legaleDal 1986 svolge un'attività di consulenza ed assistenza stragiudiziale gratuita a tutte le persone, italiani e stranieri, che, trovandosi in una situazione di disagio economico, sociale e/o culturale non hanno i mezzi per accedere ad una consulenza legale.

Lo sportello è aperto il lunedì e il mercoledì. Attualmente sono 14 gli avvocati esperti e specializzati in varie materie (diritto civile, diritto del lavoro, diritto di famiglia, diritto dell'immigrazione, diritto penale, diritto amministrativo) che collaborano assicurando volontariamente una presenza settimanale.

Centinaia di persone ogni anno si rivolgono ai nostri avvocati.

 
I nostri avvocati offrono orientamento legale gratuito
  • In presenza ogni mercoledì dalle 18 alle 19,30 presso la sede della Associazione in via del Leone 9  Firenze. Occorre prendere appuntamento telefonando al 055280052.
  • Attraverso il nostro indirizzo di posta elettronica: se volete potete inviarci le vostre richieste / dubbi / domande all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. e cercheremo di rispondere a tutti in tempi rapidi
 

Le attività, progetti e convenzioni del Settore Legale dell’Arcobaleno

Sportello di consulenza legale
Dal 1986

E’ l’attività storica che, da sempre, accompagna il lavoro del Settore Legale.

Lo sportello è stata la prima attività del Settore, ed è stato attraverso la sua esperienza che, negli anni successivi, si sono sviluppate tutte le altre attività.

Lo sportello è sempre stato in Via del Leone a Firenze, presso la sede dell’Associazione, aperto inizialmente un giorno la settimana poi, aumentando la disponibilità dei volontari, fino a tre giorni la settimana.

Lo sportello è aperto a tutte le persone che, trovandosi in una situazione di disagio economico, sociale e/o culturale non hanno i mezzi per accedere ad una consulenza legale.

Lo sportello fornisce indicazione e consigli tecnico giuridici per la soluzione dei casi esaminati rinviando gli utenti, nel caso, ad associazioni di categoria, uffici ed enti competenti o fornendo assistenza per l’accesso al patrocinio a spese dello Stato ove si renda necessario agire giudizialmente o resistere in un giudizio già intrapreso.

Lo sportello offre la disponibilità di avvocati esperti e specializzati in varie materie, diritto civile, diritto del lavoro, diritto di famiglia, diritto dell’immigrazione, diritto penale, diritto amministrativo: lo sportello è pertanto in grado di fornire una consulenza capillare, specifica, attenta, capace di inquadrare e dare risposte precise ed efficaci a tante problematiche

 

Corso di formazione sul diritto dell’immigrazione
1992

Si è trattato del primo intervento formativo del Settore Legale riguardante la normativa per i cittadini extracomunitari, organizzato e tenuto presso l’Associazione Progetto Arcobaleno.

Corso rivolto ad operatori, pubblici e privati, operanti nel settore dell’immigrazione.

 

C.I.P. (Collegamento Interventi Prostituzione e Tratta)
Dal 1995

Il progetto C.I.P., nato nel 1995 ed iscritto al registro delle Associazioni che realizzano programmi di assistenza e integrazione sociale ex art. 18 del T.U. sull’immigrazione dal 1999, si rivolge a tutte le persone straniere, in particolare donne, minori ed adulte, vittime di sfruttamento della prostituzione o di altre forme di sfruttamento, con azioni integrate volte alla prevenzione, alla protezione, sostegno ed al reinserimento sociale.

Il Progetto è realizzato dall’Associazione Progetto Arcobaleno in coordinamento con il Comune di Firenze e la Cooperativa sociale C.A.T di Firenze, finanziato dal Ministero per le pari opportunità e libertà civili e dal Comune di Firenze

Il Settore Legale, in detto ambito, garantisce la consulenza e l’assistenza legale alle vittime di situazioni di sfruttamento.

 

Convenzione Regione Toscana per consulenza legale a cittadini stranieri
1996 - 1998

Convenzione con la Regione Toscana per il Servizio di Consulenza e Assistenza Legale per cittadini non comunitari presso il Difensore Civico della Regione Toscana.

Per due anni il Settore Legale ha contribuito all’attivazione di uno sportello di consulenza di secondo livello presso il Difensore Civico della Toscana rivolto agli Enti Locali e ad Associazioni ed Enti della Toscana operanti nel mondo dell’immigrazione.

 

Dalla strada all’autonomia
1997-1998

Corso di formazione per mediatori culturali nell’ambito del Progetto Europeo Horizon. Il Progetto prevedeva la formazione di mediatori culturali anche sotto l’aspetto socio-culturale.

Al Settore Legale fu affidata la formazione riguardante la normativa italiana sulla condizione giuridica degli stranieri non comunitari.

 

Dalla parte dei senza diritto
1999-2006

Progetto mediante il quale, a partire dal 1999 - con finanziamenti dell’Associazione Mani Tese e Caritas Diocesana di Firenze – è stato possibile al Settore Legale assistere in giudizio persone che, diversamente, non avrebbero avuto la possibilità di usufruire del patrocinio da parte di un legale neanche attraverso il patrocinio a spese dello Stato.

Tre i criteri per accedere all’assistenza:

1) la condizione di disagio sociale e/o culturale;

2) la condizione di difficoltà economica:

3) la palese ingiustizia della fattispecie giuridica o, comunque, la rilevanza generale collettiva della questione.

Complessivamente il Progetto è riuscito a sostenere e finanziare 30 azioni di cui 21 a tutela di cittadini immigrati, delle quali 19 hanno avuto esito positivo e soltanto 2 non hanno trovato accoglimento.

Le azioni positive hanno avuto come oggetto principale il rilascio di un permesso di soggiorno (11 casi).

La prima azione proposta, e finanziata dal progetto, è stata in materia di discriminazione.

L’azione ha avuto esito negativo ma ha creato il primo precedente in materia, pubblicato sulle riviste specialistiche e ripreso anche dal quotidiano La Repubblica, sull’inserto settimanale del Venerdì, in un servizio sulla discriminazione.

 

Coordinamento degli Sportelli di consulenza legali di Firenze
2000-2006

Progetto con il Comune di Firenze, che ha permesso di coordinare l’attività degli sportelli rivolti agli immigrati monitorando e fornendo al Comune utili indicazioni ed informazioni per interventi diretti.

Il Comune di Firenze, forte dell’esperienza maturata dall’Associazione Progetto Arcobaleno, dalla Casa dei Diritti Sociali, dal Centro La Pira e dall’ARCI Regionale, ha ritenuto di costruire una rete per coordinare il lavoro già svolto a favore dei cittadini stranieri non comunitari.

Il progetto del Coordinamento ha portato ad una armonizzazione dei giorni di apertura, sempre diversi, e a modulare l’ apertura in fasce orarie giornaliere diverse.

Il Coordinamento ha previsto poi un’attività di rilevazione e monitoraggio delle problematiche esaminate: problematiche poi discusse con i rappresentanti dell’Ufficio Immigrati del Comune di Firenze al fine di fornire all’Autorità Comunale dati ed elementi per interventi su problematiche di competenza anche dell’Ente Locale.

 

Sportello Giuridico per l’Immigrazione
2001-2003

Progetto in collaborazione con Caritas Italiana di Roma rivolto a tutte le Caritas Diocesane italiane nelle specifiche problematiche giuridiche dell’immigrazione;

Si è trattato di un servizio di informazione e formazione, collegamento, consulenza e assistenza sulle problematiche giuridiche relative all’immigrazione ideato dal Settore Legale dell’Associazione Progetto Arcobaleno e dedicato, tramite la Caritas Italiana, a tutte le Caritas Diocesane.

Il Settore Legale, per due anni, ha attivato un sito web, parzialmente pubblico e parzialmente con accesso riservato alle Caritas Diocesane, aggiornandolo costantemente con tutte le novità riguardanti la legislazione, le circolari, la dottrina e la giurisprudenza relative all’immigrazione.

Contemporaneamente all’attivazione e aggiornamento del sito, che prevedeva anche la possibilità di una consulenza on line, sono stati tenuti, a livello territoriale, corsi di formazione per gli operatori delle Caritas Diocesane.

 

Convenzione con il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze
Dal 2003

A seguito della riforma del patrocinio a spese dello Stato, già gratuito patrocinio, i Consigli degli Ordini degli Avvocati hanno ricevuto la competenza a decidere sull’ammissione al beneficio in materia civile e amministrativa.

E’ stata quindi stipulata una convenzione tra l’Associazione Progetto Arcobaleno e il Consiglio dell’Ordine di Firenze proprio al fine di aiutare gli interessati nella corretta compilazione delle domande di ammissione, particolarmente nell’individuare le motivazioni in diritto della richiesta.

Gli interessati vengono pertanto invitati dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze a recarsi presso l’Associazione Arcobaleno, nei giorni di apertura dello sportello di consulenza, al fine di essere aiutati nella compilazione delle domande di ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

 

Progetto IRMA
2005 - 2006

Progetto europeo in collaborazione con Associazione Insieme, Coop. CAT (Firenze), Coop. Il Cerchio (Pisa) riguardante interventi formativi per gli operatori che intervengono nell’ambito del disagio sociale.

Il Settore Legale ha curato la formazione degli operatori per quanto riguarda gli aspetti giuridici nell’ambito penale, civile ed amministrativo.

 

Sportello Immigrati presso i Centri per l’Impiego della Provincia di Firenze
2005-2011

Mediante diversi progetti, ciascuno di durata normalmente annuale, l’Associazione ha partecipato ad uno sportello, promosso dalla Provincia di Firenze, dedicato ai cittadini stranieri immigrati, presso i Centri per l’Impiego.

Lo sportello immigrati ha la principale finalità di favorire l’incontro, tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, tra datori di lavoro e lavoratori non comunitari.

All’interno dello sportello il Settore Legale fornisce la consulenza legale, a favore dei lavoratori stranieri e dei datori di lavoro, italiani e stranieri, nella specifica materia del diritto del lavoro per quanto diversamente regolato per i cittadini migranti stranieri e, più in generale, sulla condizione giuridica del cittadino straniero sul territorio nazionale.

 

Corso per tutori di minori stranieri non accompagnati
2007

Il Comune di Firenze, l’Istituto degli Innocenti di Firenze e l’Associazione Arcobaleno hanno organizzato un corso per la formazione di tutori destinati a svolgere la tutela nell’interesse di minori stranieri non accompagnati.

Il Settore Legale si è occupato di trattare gli aspetti legati alla condizione giuridica di cittadini stranieri sul territorio dello Stato

 

Progetto INDULTO
2008

Progetto europeo in collaborazione con CNCA Toscana (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) riguardante interventi formativi per gli operatori che intervengono nell’ambito del disagio sociale c.d. di bassa soglia.

Il Settore Legale ha curato la formazione degli operatori per quanto riguarda gli aspetti giuridici nell’ambito penale, civile ed amministrativo.

 

La scuola per tutti
2009 – 2010

Nell'ambito del progetto “La scuola per tutti”, gli avvocati hanno realizzato in alcune classi della scuola tecnico professionale Leonardo da Vinci interventi di sensibilizzazione sul tema dell'immigrazione.

L'intervento si proponeva di fornire agli studenti una visione critica del fenomeno migratorio, offrendo spunti di discussione e dibattito, attraverso materiale audiovisivo e fotografico, su temi di carattere generale legati alla immigrazione e condividendo episodi di “vita reale” tratti dall’esperienza maturata negli anni attraverso lo sportello di consulenza legale dell’Associazione Progetto Arcobaleno.

 

I colori della città
2010 – 2011

Il progetto si inserisce nell’offerta formativa denominata “Le chiavi della città” che il Comune di Firenze propone annualmente alle scuole dell’obbligo nel comune.

Si tratta di interventi di sensibilizzazione dei ragazzi adolescenti ai problemi dei loro coetanei provenienti da paesi stranieri o comunque figli di immigrati, nonché come occasione per gli insegnanti di approfondire alcune questioni di rilievo attinenti i diritti e i doveri degli stranieri in considerazione del numero elevato di alunni stranieri nelle scuole.

Gli avvocati del Settore Legale si sono recati presso alcune scuole medie fiorentine tenendo incontri, con l’ausilio di testimonianze di migranti, su vari aspetti del fenomeno migratorio, dell’integrazione e del razzismo.

Dopo il grande successo dello scorso anno, anche per il 2025 abbiamo organizzato una rassegna di cinema, teatro ed incontri per continuare tutti assieme a crescere come comunità.

La rassegna, promossa dalla nostra Associazione insieme ad Amnesty Firenze, Arci Firenze e Fondazione Stensen, prevede a partire dal 22 gennaio un percorso fatto di incontri, spettacoli teatrali e cinema dedicati ai diritti umani, per riflettere insieme su temi cruciali, oggi quanto mai attuali. 

Cultura e impegno sociale si incontrano per dare voce alle storie che cambiano il mondo!

Come partecipare? Chi vuole sostenerci può fare una donazione all'Associazione Progetto Arcobaleno aps, con un contributo da 80€ inviando una mail  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  con copia del bonifico riceverà un abbonamento (4 spettacoli teatrali ed un film), con un contributo di 20€ il biglietto per uno spettacolo.

Le quote delle donazioni ricevute ci aiuteranno a sostenere i costi per garantire la partecipazione agli eventi delle persone ospitate nelle nostre strutture.

I biglietti dei singoli spettacoli saranno acquistabili anche presso le biglietterie del Brillante - Nuovo Teatro Lippi e del Cinema Astra a €. 15,00 per ogni spettacolo teatrale, e €. 7,00 per il film. 

Non perdete l'occasione di fare un regalo diverso e solidale!
 
 
Vi aspettiamo

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